
Tributi locali: nebbia fitta e mani nelle tasche dei cittadini
Il 17 agosto la Giunta comunale, con un atto di indirizzo, ha disposto di dotarsi di un’attività di supporto esterno all’Ufficio Tributi, in ragione di “competenze di dominio e di processo verticali, attualmente non rinvenibili nel personale dipendente della Pubblica Amministrazione (anche in considerazione della carenza di organico in cui versa l’Ente da tempo)” e perché ”l’Ente, vista l’attuale organizzazione di risorse umane e tecnologiche, non è in grado di assicurare una gestione delle entrate locali”.
Quindi serve:
- Predisporre di un Sistema Informativo Integrato e un Portale del Contribuente
- Dotarsi di Servizi professionali di supporto alle entrate comunali, organizzati in sottoservizi.
Il 30 novembre il Consiglio comunale ha approvato una variazione del bilancio pluriennale 2023-2024-2025, prevedendo per l’anno 2024 maggiori entrate da IMU per circa 200.000 euro ed una spesa di 85.000 euro per attività di supporto all’Ufficio Tributi.
Il 18 Dicembre si è affidato, con procedura discrezionale e senza gara, perché al di sotto del volume soglia, ad una società fra quelle che svolgono esclusivamente le funzioni e le attività di supporto propedeutiche all’accertamento e alla riscossione delle entrate degli enti locali.
Nei fatti, si è affidato, con incarico per 6 mesi prorogabile, la gestione ordinaria dell’Ufficio Tributi con una spesa di 84.180 euro. Ovvero oltre 10.000 euro/mese, ben più onerosa di un’altra consulenza, affidata il 27 dicembre, per la formazione del bilancio 2024 -2026 per un importo di 24.500 euro, tempo previsto 8 mesi.
La mia opinione sulla vicenda dei tributi locali di San Ferdinando di Puglia:
Il ricorso esclusivo a procedure semplificate comporta un abbassamento del livello di trasparenza, priva la pubblica amministrazione di una adeguata competizione fra fornitori e non garantisce la massima efficienza ed efficacia, assunta a parole e tutta da verificare a valle della conclusione di contratti che non sono pubblicati e che saranno oggetto di accesso agli atti, con relative richieste e offerte.
Senza dimenticare un potenziale conflitto d’interessi, ancora da verificare, rimane la distonia fra atto di indirizzo e determina gestionale. Il Comune sta spendendo per consulenze e supporto circa 200.000 euro, mentre avrebbe dovuto e potuto mettere mano a seri concorsi pubblici per potenziare la macchina amministrativa. La gestione del personale, le continue dimissioni di Responsabili di posizioni organizzative, il ricorso a personale in pensione senza compenso ed il pasticcio delle assunzioni relative al Piano Povertà ci stanno portando in un vicolo cieco, una strada senza uscita che mortifica i dipendenti, svuotando di senso la politica e lo stesso confronto sui programmi.
La via che conduce il Comune ad un processo sistematico di esternalizzazione e deresponsabilizzazione non è praticabile, perché non è economicamente sostenibile per i contribuenti. Servono i concorsi per potenziare Ufficio Entrate, Bilancio, Lavori Pubblici, Urbanistica ed Edilizia Privata, Polizia Urbana.
È una necessità molto più urgente di episodici interventi su strade, playground e dotazioni informatiche che resteranno inutilizzate per mancanza di personale.