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Bilancio 2024: aumentano le tasse e non basta mai!

 

I fatti.

Il 23 Febbraio scorso la Giunta comunale approva i documenti del Bilancio 2024, per sottoporlo alla successiva approvazione del Consiglio Comunale.

Il 15 Marzo il Consiglio Comunale approva a maggioranza il Bilancio 2024 – 2026.

Di seguito riportiamo alcune Entrate, Il testo integrale è raggiungibile nella documentazione allegata, per una valutazione di merito sulle partite esposte in Bilancio.

Un bilancio si caratterizza per la pressione fiscale che produce.

L’affermazione di principio dell’Amministrazione è che il bilancio del Comune sconta molte rigidità che non consentono manovre e che la pressione fiscale rimane sostanzialmente uguale a quella dell’anno 2023.

Tuttavia, la realtà dei numeri dice altro. Per questo proviamo a scomporre le voci per provare a comprendere quello che effettivamente accade.

Nel Titolo Primo sono espresse le voci relative a Tasse e Tributi (IMU, IRPEF, TARI).

IMU

L’imposta municipale propria (IMU) è l’imposta dovuta per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali, di aree fabbricabili e di terreni agricoli.

il Comune prevede entrate complessive per € 2.700.000 (€ 2.100.000 + € 600.000 di extra gettito). La previsione 2023 era di € 2.370.000. Questo significa che ad aliquote invariate si prevede l’aumento della pressione fiscale sui cittadini complessiva del +28,5 %.

Questa è la conseguenza della scelta di affiancare l’Ufficio Tributi con un affidamento a trattativa privata e poi con una gara che impegna il Comune ad una spesa certa nei prossimi 8 anni di € 1.200.000, a fronte di una entrata incerta, tanto che è stato previsto un fondo crediti di dubbia esigibilità di € 180.000.

Sui terreni agricoli è stata prevista una riduzione dell’aliquota che passa dal 10,20 al 10,00 che si traduce in poco meno di 10 euro per ettaro, appunto pari allo 0,2.

Addizionale IRPEF

È una tassa dovuta sui redditi delle persone fisiche, addizionale alle aliquote fissate a livello nazionale, dovuta ai Comuni nella misura massina dello 0,8%.

L’Amministrazione ha previsto nel 2024 un gettito di € 600.000, a fronte di € 500.000 euro, previsto per il 2023. Formalmente nessuna variazione delle tariffe applicate per l’anno 2023. Formalmente è vero, sostanzialmente è falso. Tutti i governi, di sinistra e di destra, hanno messo mano alle aliquote nazionali che da 4 sono passate a 3. L’Amministrazione ha confermato le 4 aliquote del 2023 pur potendo adottare le 3 aliquote previste per il 2024, una scelta che produce una maggiore tassazione di almeno € 50.000  a carico dei contribuenti pari al + 10%.

TARI – Tassa rifiuti solidi urbani

È una tassa dovuta da chiunque utilizza il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Il Costo del Servizio previsto dal PEF è passato da € 2.405.000 nel 2022, a € 2.445.000 nel 2023, a € 2.495.000 nel 2024 con un incremento medio annuo dell’1,6%. Tuttavia non solo, come ravvisa l’Ufficio di Revisione, la Tariffa calcolata non è quella puntuale, ma quella media. Vi è anche che il costo effettivo non copre quello recuperato in tariffa, ragion per cui potremmo aspettarci un aumento della tariffa applicata pari al 24%. Sicuramente una batosta se considerate che abbiamo già subito qualche anno fa il raddoppio della Tassa Rifiuti.

Nel Titolo Terzo sono espresse le voci relative a entrate extratributarie, rappresentante dai servizi a domanda individuale e dai cosiddetti tributi minori (canone patrimoniale, lampade votive, fitto immobili, spazi per mercati). Sono quelle che in Bilancio sono codificate come Entrate dalla vendita e dalla erogazione di servizi oltre quelle relative al codice della strada.

Controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti (autovelox)

Spicca la previsione di € 621.000 per proventi da multe e contravvenzioni (tipo autovelox). E non basta la riserva sul Fondo Crediti di dubbia esigibilità, stante l’imminente approvazione del nuovo Codice della Strada in discussione in Parlamento. Grave è la pressione su 4 vigili urbani in servizio. Gravissimo l’incidente occorso a 2 vigili mentre prestavano servizio di autovelox, che altro non è che un infortunio sul lavoro, generato da indirizzi discutibili. Si tratta di scelte insensate, che trasformano strade a scorrimento veloce in pericolo pubblico permanente, che utilizzano le postazioni mobili per fare casse a danno degli automobilisti.  I Vigili dovrebbero essere impiegati nel servizio di controllo del territorio, a sanzionare il parcheggio selvaggio che imperversa in gran parte del centro abitato.

È necessario bandire un concorso pubblico, con le risorse disponibili in Bilancio, piuttosto che ricorrere alla convenzione con il Comune di Barletta perché i proventi di questo tipo sono tutti da accertare, fra ricorsi, addebiti, errori formali che generano un contenzioso lungo e dalla cassa corrente incerta.

 Servizi Cimiteriali

 Le lampade votive saranno oggetto, insieme ai passi carrabili, prima o poi di una discussione in Consiglio comunale, ritardata senza motivo. Le lapidi profanate ed imbrattate dei primi di Novembre 2023 hanno incendiato i social ed è stata riportata da numerosi telegiornali regionali, unitamente alle scuse della Sindaca. Di più, patiamo da molti anni il ritardo nelle estumulazioni e gli impegni ripetuti assunti sia con la Curia Arcivescovile che con le Confraternite che sono rimasti lettera morta, forse perché la priorità non è stata mai condivisa e l’azione è risultata poco energica e niente affatto puntuale.

Tuttavia La Giunta Comunale con delibera nr. 21 del 23/02/2024 ha rideterminato le tariffe dei servizi cimiteriali con un aumento del +110% per le estumulazioni, che ora costeranno € 122,00, mentre per le esumazioni il costo schizza a € 280,60 euro, con un aumento del 400%.

Le entrate tributarie ed extratributarie sono determinanti per la stabilità finanziaria dell’Ente e quando si agisce con la clava è altrettanto determinante avere consapevolezza della qualità della spesa.

Sarebbe stato possibile bandire concorsi per almeno 15 unità. Questa non è solo una priorità, ma una necessità per evitare la completa esternalizzazione dei servizi comunali essenziali.

Urge, in materia di appalti e forniture sottosoglia, una regolamentazione che limiti la completa discrezionalità che non garantisce nessuna efficienza o efficacia nella spesa, visto che la maggior parte delle commesse avviene con sconti inesistenti (2 euro su commesse di 80 mila euro) o con riduzioni che non superano l’uno per cento.

Tariffe servizi cimiteriali

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