
Il parco giochi nella villa comunale
I fatti (occhio alle date): il 30 novembre il Consiglio comunale ha approvato l’ultima variazione di bilancio 2023, istituendo un capitolo di spesa che prevedeva l’utilizzo di 100.000 Euro di avanzo libero per la realizzazione di un Parco-Giochi (Playground) nella Villa comunale.
Il 1° dicembre la Giunta municipale ha deciso, con atto di indirizzo, di affidare all’arch. Antonante, funzionario comunale responsabile del servizio, di adempiere a tutti gli atti per la realizzazione dell’opera.
Il 5 dicembre l’arch. Antonante ha predisposto il progetto e l’affidamento diretto, senza procedimento di gara e secondo il criterio di aggiudicazione del minor prezzo, perché questo è permesso dal Codice degli Appalti, essendo il costo dell’opera inferiore a 140.000 euro. Inoltre nomina un tecnico qualificato per la verifica del progetto, interpellato a mezzo PEC il giorno precedente, 4 dicembre 2023.
Secondo me, questa procedura frettolosa, con il progetto datato 23 novembre, anche se prevista dalla legge, non era strettamente necessario, in quanto l’opera è finanziata con fondi comunali che non sono soggetti a scadenza, come lo yogurt.
Il 6 dicembre la Giunta Municipale approva il progetto esecutivo del Parco-Giochi in Villa per una spesa complessiva di 95.902, 60 euro, per realizzare:
– lavori edili a corpo
– pavimentazione antitrauma per esterni di mq 270;
– n. 1 gioco del tipo “Fantacastello Monaco”. Dimensioni: 10200x10100x5400h;
– n. 5 panche del tipo “Bosco” in pino nordico fissati con bulloneria in acciaio zincata.
– n. 5 giochi a molla realizzati in polietilene colorato.
Il 12 dicembre si affida il lavoro alla ditta che ha offerto, sul prezzo previsto, uno sconto di 1.106 euro pari al 1,35%, riservandosi di verificare l’efficacia dell’opera secondo legge.
La mia opinione:
La necessità di semplificare e velocizzare l’intera procedura per realizzare l’opera, non spiega tutto.
Il confronto competitivo fra più operatori economici rimane comunque una buona pratica amministrativa.
Lo stesso Codice degli Appalti, richiama accanto al principio di risultato (art.48), anche i principi di concorrenza, di imparzialità, di non discriminazione, di pubblicità e trasparenza, proporzionalità e fiducia, che valorizzano l’iniziativa e l’autonomia decisionale dei funzionari pubblici e garantiscono l’accesso al mercato degli operatori economici.
Una buona pratica amministrativa deve tenere conto di tutto il complesso delle norme ed, in questo caso, poteva conseguire migliori risultati in termini di prezzo, di efficienza ed efficacia dell’opera realizzata.